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Notizie Sabiagroup – 30.09.2023

30 Settembre 2023

Ma nella vita chi ce l’ha fatto fare, di assicurare i danni da eventi atmosferici? Benvenute e benvenuti a Notizie Sabiagroup!

Care lettrici e cari lettori, gentili Clienti Assicurati,

“arrivederci all’anno prossimo” è una consapevolezza, un impegno, anche un po’ uno sfogo. Un arrivederci alla grandine e alle tempeste, perchè ormai l’abbiamo capito tutti che tocca abituarci e prepararci agli eventi estremi stagionali. Certo che ci son sempre stati i temporali estivi, ma così…

Non è decisamente stata un’estate facile, da questo punto di vista. Non lo è stata per tanti di voi: chi per l’autovettura che rimarrà “gibollata” per chissà quanto tempo prima di avere la disponibilità di un carrozziere, chi per le gelosie delle finestre o per la facciata di casa, chi per i danni al capannone o ai macchinari in ditta. Non lo è stata nemmeno per noi: vi abbiamo scritto non molti giorni fa, ammettendo le difficoltà poste da un’emergenza così inedita e dirompente.

Ma non abbiamo dubbi, né sull’emergenza in corso, né sul futuro. Condurremo in porto ogni pratica aperta, con la nostra task-force appositamente costituita in Agenzia per la gestione dei sinistri del 21 e del 24 luglio. E ci saremo sempre, fin dalle prossime settimane segnalando a chi non ha una Polizza Casa il pericolo cui va incontro, e così l’estate prossima quando arriverà il prossimo disastro meteorologico e saremo senonaltro forti dell’esperienza fatta quest’anno.

Quindi, chi ce l’ha fatto fare? Nessuno, è solo ciò che ci piace fare nella vita, ciò che cerchiamo di fare al nostro meglio: consigliarvi come proteggervi dai rischi più urgenti, assistervi nel momento del bisogno. Grazie per la pazienza e per la fiducia, contate su di noi.

A proposito di fiducia, di pratiche da condurre in porto: i tantissimi di voi che hanno il sinistro aperto avranno avuto l’occasione di confrontarsi amenamente col proprio Consulente Assicurativo sul tema delle franchigie e degli scoperti. Gli eventi atmosferici poi sono immutabilmente tra le fattispecie di sinistro più soggette a questo tipo di “trattenuta”. Funziona così per l’autovettura (rarissimo sul mercato uno scoperto basso come il nostro classico 10%), funziona così per i fabbricati (su cui poi si applicano le distinzioni tra le varie tipologie di beni colpiti, cappotto termico, fragili, tende e così via).

I nostri Consulenti avranno spiegato a molti di voi il senso di questa pratica, che rischia invece di apparire “antipatica” a chi non ha avuto modo di discuterla e contestualizzarla. Il concetto-chiave è quello di condivisione del rischio.

Che? Mettiamola su tre punti di vista:

  • un punto di vista “di comunità d’intenti”, per cui  il prinicipio di correttezza nell’adeguata cura di un bene deve permanere in capo al proprietario in ogni evenienza (detta in altre parole, bisogna evitare la dinamica del “che mi frega tanto sono assicurato” o peggio che la ricerca di un sinistro divenga addirittura conveniente per l’assicurato);
  • un punto di vista “di focus mutualistico”, per cui l’assicurazione trae motivo d’esistere dalla necessità di coprire i danni derivanti dagli eventi più gravi, quelli per cui realmente una famiglia o un’impresa rischierebbe di andare a gambe all’aria, evitando di disperdere risorse su di un’ingestibile moltitudine di piccoli eventi che tradirebbero la missione originaria;
  • un punto di vista “di senso economico”, per cui sfido nel trovare l’opportunità di una pratica di sinistro per una scarica che bruci il tostapane del Kasanova, perchè il valore da indennizzare sarebbe enormemente inferiore rispetto al cumulo del tempo-lavoro speso amministrativamente dalla quantità di persone che si ritroverebbero a seguire la pratica.

Dubbi? Non esitate ad approfondire insieme a noi, chiedendo al vostro Consulente, o rispondendo direttamente a questa e-mail.

Un occhio all’attualità, come di consueto, per variegare, e perchè sapete che teniamo ad essere il vostro punto di riferimento per ogni rischio della vita. Peraltro il Ramo Auto continua ad essere una parte importante e rivendicata del nostro lavoro al vostro servizio. Facile lavarsene le mani per molti concorrenti, un sacco di tempo risparmiato, una marea di tecnicisimi scampati, meno problemi da risolvere, più attenzione da destinare a rischi più remunerativi.

No: ci avete sempre rinnovato la vostra fiducia anche per la comodità di un’interlocutore unico e fidato, e siamo fieri di questo. Come siamo fieri di restare sul pezzo rispetto alla circolazione stradale, che anche assicurativamente è un tema molto più articolato e affascinante di quanto sembri, sicuramente bisognoso di competenza e professionalità nell’essere maneggiato.

Ora, la questione è tale: è stato varato un significativo aggiornamento al Codice della Strada, con ritocchi eclatanti su situazioni di sicura presa mediatica, ma pure con inasprimenti delle sanzioni per comportamenti ahimé assai comuni (scagli la prima pietra chi bla bla bla). Sarebbe servito un pugno altrettanto duro verso la prima vera causa di incidenti gravi (l’eccesso di velocità) ma tant’è.

Un focus su ebbrezza e stupefacenti, che volenti o nolenti è un tasto che tocca molti e che spesso viene sottovalutato. Badate bene, non parlo di tassi alcolemici estremi, situazione la cui gravità è tale da non meritare la benchè minima attenuante. Mi riferisco al quartino di rosso a pranzo in trattoria: fate attenzione, ma contate sul nostro supporto, ed ecco perchè per la vostra Polizza Auto continuiamo a segnalarvi insistentemente l’importanza di un’attenta limitazione delle rivalse.

Per concludere in leggerezza (ehm) un mea culpa ad assunzione di responsabilità. Nel proporvi le nostre soluzioni Ramo Vita siamo sempre stati molto coinvolgenti quando si tratta di investimenti, di risparmio, di protezione dal caso morte. Un po’ meno per quanto riguarda un rischio sempre più percepito e soprattutto sempre più concreto nelle nostre vite: sto parlando – e purtroppo solo per la prima volta in questa sede – di autosufficienza a lungo termine.

Il mercato stesso e con esso tantissime persone hanno persino già preso familiarità con l’acronimo LTC (long-term care): trattasi più generalmente e correttamente dell’intero ambito riguardante l’assistenza alle persone non più autonome, ma nello specifico è comune riferirsi immediatamente con esso alla soluzione assicurativa che garantisce vita natural durante il supporto economico utile a far fronte alle spese derivanti dalla perdita di autosufficienza.

Se ne parla ormai apertamente, al bar come pure sui social, su giornali e notiziari: quarantenni che già prenotano il proprio posto in casa di riposo “hai visto mai che”, adulti in salute ma senza una solida rete familiare cui affidarsi per un futuro in alcun modo garantito dallo Stato, madri e padri che col passare degli anni iniziano a studiare un modo per non dover gravare successivamente sui figli.

Ecco: è tempo di approfondire insieme l’argomento. A maggior ragione adesso che abbiamo a disposizione una soluzione assicurativa unanimemente considerata tra le più valide sul mercato. Personalizzare la propria soluzione per la non-autosufficienza potrebbe tradursi un giorno nel miglior investimento possibile. Ma sarebbe fin da subito la più grande fonte di serenità per voi e per le vostre famiglie.

Buone castagne, buon foliage, buon autunno a tutte e tutti voi.