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Notizie Sabiagroup – 23.03.2023

23 Marzo 2023

Banche che crollano in America. Banche che vengono salvate sull’orlo del precipizio in Svizzera. Anche Sharon Stone è rimasta incastrata nei recenti crac e ha dichiarato di aver perso metà del proprio patrimonio: e noi gliel’avevamo detto quella volta in Agenzia, che per i suoi investimenti era meglio una Polizza Vita. Benvenute e benvenuti a Notizie Sabiagroup!

Care lettrici e cari lettori, gentili Clienti Assicurati,

marzo significa primavera, e come da tradizione d’inizio stagione eccoci con il nostro sermone consulenziale per raccontarvi l’attualità dalla nostra prospettiva di Assicuratori; marzo significa anche ricorrenze, e per scelta come per casualità di esperienze personali noi in Agenzia quest’anno le abbiamo sentite più che mai: cos’hanno in comune la Giornata Internazionale della Donna, che abbiamo celebrato mercoledì 8, e la Festa del Papà, che ha addolcito tanti uomini la scorsa domenica 19?

Non solo la materialità di un dono secondo me: l’intramontabile mimosa, i lavoretti con filastrocca portati a casa da scuola; gesti più o meno consapevoli, ma sempre in buona fede, da tenersi stretti. Quando si dice “piutost che nient, l’è mei piutost”! Ma c’è decisamente dell’altro. E da Intermediari Assicurativi, in comune fra le due celebrazioni, ci piace vedere il principio della responsabilità.

Affermare la parità di genere e lottare per l’emancipazione delle donne significa assegnare a tutte noi sempre maggiori responsabilità decisionali, economiche, politiche, mettendo pezzo dopo pezzo in soffitta il vecchio mondo delle donne “un passo indietro” rispetto agli uomini. In modo simile, anche il ruolo del papà sta cambiando: vedo mio figlio, vedo miei collaboratori, giovani padri, che si assumono molte più responsabilità domestiche rispetto alle famiglie di una volta.

Incompiuta, ma è finalmente in corso una redistribuzione dei compiti nella nostra società. E come ogni cambiamento, anche questo passaggio espone a nuovi rischi e richiede nuovi equilibri: un forte sistema di tutele nelle imprese per proteggere da attacchi strumentali le donne che intraprendono incarichi, una ridefinizione delle coperture familiari in base a come ci si divide le faccende di casa.

Noi Assicuratori siamo chiamati ad anticipare questi bisogni. La Responsabilità Civile verso Terzi e verso Prestatori d’Opera è ben tutelata in azienda? Gli Amministratori d’impresa sono consapevoli di cosa mettono sul tavolo quando firmano un atto? Ha ancora senso che sia solo il marito a stipulare una Polizza Caso-Morte, come se solo lui apportasse valore economico in famiglia? O che sia solo la moglie a tutelarsi con una Polizza Infortuni, perché la casalinga è lei mentre lui da dipendente è a posto con l’INAIL?

Noi siamo qui per rispondere insieme a voi a queste domande.

Il caro-vita continua a pesare sulle tasche di tutti. L’inflazione rallenta, 9% annuo in febbraio 2023, in discesa rispetto ai picchi autunnali del 12%, sarà per l’innalzamento dei tassi di interesse, sarà per le bollette che stanno pian piano tornando “umane”. Ma sta di fatto che i prezzi continuano a salire. Dal nostro osservatorio assicurativo, dal nostro Servizio Sinistri Sabiagroup, noi continuiamo a vedere questo fenomeno nel costo dei sinistri, nei listini dei pezzi di carrozzeria e della vernicenei tariffari degli artigiani e dell’edilizia per le riparazioni su fabbricati.

Inutile nasconderci la verità: ci siamo dentro tutti, vale per ogni settore, non ci sono eccezioni o distinguo in un mercato interconnesso. Le Compagnie di Assicurazione stesse, nessuna esclusa, sono in difficoltà nel far quadrare i conti con prezzi dei ricambi così fuori controllo, soprattutto nel Ramo Auto.

Che fare? Solo una cosa, oltre al pazientare: considerare quanta della propria liquidità non serve per le spese correnti, e minimizzarne la svalutazione. I 100 € al mese che si riescono a mettere da parte, meglio destinarli ad un Piano di Risparmio personalizzato, piuttosto che lasciarli sul conto corrente.

Il mercato dell’auto in particolare continua a manifestare fibrillazione. In principio fu la carenza dei chip: pandemia, blocco dei commerci intercontinentali, rallentamenti sulle linee di produzione. Successivamente è intervenuta l’esplosione del costo dell’energia e delle materie prime. Risultati finali: biblico allungamento dei tempi di consegna delle nuove autovetture, prezzi di listino alle stelle.

Per un banale principio di vasi comunicanti, il “collo di bottiglia” sul mercato del nuovo ha fatto scaricare l’eccesso di domanda sul mercato di seconda mano. Logica conseguenza: il boom di valore delle auto usate. Il fenomeno – lo avrete notato in occasione del più recente rinnovo della vostra Polizza Auto, se dotata delle garanzie Incendio Furto – è stato sdoganato addirittura dai listini ufficiali dell’usato Quattroruote Professional, che in uno slancio più unico che raro hanno addirittura bloccato le valutazioni di tutte le autovetture, derogando al degrado programmato di ogni veicolo e mantenendo il valore dell’anno precedente. Cose obiettivamente mai viste.

La buona notizia è che in Agenzia e nelle Filiali, per tutelare sempre meglio i vostri veicoli in un periodo così particolare per il mercato motor, i Consulenti Sabiagroup hanno a disposizione un’evoluzione della nostra storica Polizza Auto: il nuovo prodotto Active Autopiù permette una scelta di garanzie molto più dettagliata, e una personalizzazione assai più capillare rispetto alla polizza precedentemente a disposizione.

Non saremo noi a salvare il mondo purtroppo, ma per quel che ci compete continuiamo a puntare il nostro piccolo riflettore sulla crisi climatica in cui siamo e sempre più saremo tutti avviluppati dopo decenni di riscaldamento globale indotto e deliberato. Anche perché l’impressione è che siamo tutti passati così, “de botto”, da una diffusa sottovalutazione ad una facile rassegnazione. Come se la linea generale fosse diventata da un giorno all’altro “peccato, è andata così, sì è vero ce l’avevano pure detto ma vabbè”.

Ora, in attesa che a comportamenti individuali responsabili si abbinino serie politiche governative, noi come Assicuratori eviteremo di imbrattare monumenti o di porre in essere azioni eclatanti. Punteremo piuttosto a sollevare il tema con frequenza, segnalando volta per volta con sobrietà e professionalità i più vari effetti della crisi climatica sulle nostre esistenze.

Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna sono state classificate nella top-10 delle regioni europee a maggior esposizione al cambiamento climatico nell’arco dei prossimi 25 anni. Lo studio territoriale è stato condotto da XDI – Cross Dependency Initiative, società di consulenza per l’analisi dei rischi climatici, e dati alla mano ha sottolineato come l’area padana nord-orientale sarà sempre più soggetta a eventi meteorologici ad alta intensità. Stiamo percependo il problema da un anno a questa parte, con la perdurante siccità che attanaglia la nostra pianura. E lo percepiremo sempre più, specialmente quando si verificherà il fenomeno opposto e consequenziale: cioè la tempesta episodica, che concentra nell’arco di poche ore le precipitazioni che storicamente avvenivano nell’arco di mesi interi, e che produce raffiche di vento cui il nostro territorio non è preparato.

Anche su questo tema siamo tutti chiamati a una seria riflessione su come tutelarci: le famiglie per la protezione della casa e dei condomini; le aziende per un’attenta valutazione delle somme da assicurare non solo per i beni immobili bensì pure per i danni indiretti da mancata produzione; in generale proprietari o conduttori in aree sensibili (si pensi in primis alle prossimità di corsi d’acqua). Come vostri Consulenti nella gestione dei rischi, il nostro lavoro di analisi non è basato solo sull’esperienza “tattile” del singolo professionista: le tecnologie informative odierne ci mettono a disposizione strumenti di rilevazione territoriale ad alta precisione, per cui situazione per situazione è ormai possibile un altissimo livello di dettaglio nella personalizzazione delle coperture.

Abbiamo citato gli scossoni nel sistema bancario, in apertura di newsletter. Era un’introduzione ironica come da nostra consuetudine, quasi il solito pretesto d’attualità per cominciare con un sorriso. Ma tant’è, ciclicamente ci risiamo con lo scoppio di bubboni creditizi e con il conseguente panico tra gli investitori, che inesorabilmente finisce col tramortire i listini di borsa. Ora, un riepilogo per punti in ordine sparso:

  • l’industria bancaria italiana rimane solida, i crac americani degli istituti regionali Silicon Valley Bank e Signature Bank non hanno trasmesso contagi dalle nostre parti, l’azzeramento dei bond AT1 di Credit Suisse in Svizzera non ha prodotto perdite significative per le banche italiane; né Sharon Stone è purtroppo mai stata a Seregno negli uffici di Sabiagroup;
  • come correntisti possiamo dormire sonni tranquilli, se non per l’inflazione che come detto qualche paragrafo sopra consiglia di investire la liquidità non necessaria per le spese di tutti i giorni;
  • come investitori però rimane il problema di un mercato finanziario instabile, con le borse in agitazione, azioni e obbligazioni che continuano a viaggiare sulle montagne russe.

In questo contesto di incertezza, non possiamo che continuare a sottolineare l’opportunità di mettere al riparo i risparmi di una vita – “nomen omen”, dicevano gli antichi – con una Polizza Ramo Vita: un’investimento flessibile e personalizzabile, che non fa arricchire ma che dà i suoi frutti con una curva di rendimento stabile nel tempo, e che soprattutto in questi tempi ballerini protegge famiglie e imprese come nessun altro strumento finanziario. Il punto forte, grande classico degli investimenti assicurativi che sta tornando alla ribalta, sono le Gestioni Separate offerte dalle Polizze Vita: impignorabili e insequestrabili, ma soprattutto stratificate, ricche di Titoli di Stato italiani ed europei di varie epoche. In altre parole, partecipare a una Gestione Separata significa a tutti gli effetti accedere a una selezione storicizzata dei più fruttuosi Titoli di Stato emessi negli ultimi decenni. Praticamente come scegliere “avendo il senno di poi”, prendendo quindi il minor rischio al maggior rendimento.