Protection e Investimento: Due Pilastri del Ramo Vita
1 Aprile 2025Il ramo vita offre strumenti assicurativi fondamentali per la protezione economica, il benessere delle persone, […]
Leggi tuttoIl 2018 è stato l’anno peggiore di sempre in termini di evoluzione delle minacce provenienti da internet, dette “cyber”, evidenziando un trend di crescita degli attacchi, della loro gravità e dei danni conseguenti mai registrato in precedenza. Lo afferma l’edizione 2019 del Rapporto Clusit, che evidenzia come nell’ultimo biennio il tasso di crescita del numero di attacchi gravi sia non solo aumentato di 10 volte rispetto al precedente, ma la gravità di questi attacchi è contestualmente peggiorata, agendo da moltiplicatore dei danni. La situazione è grave al punto da portare Clusit, l’Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica, ad affermare che «la nostra società è entrata in una fase di cyber-guerriglia permanente, sempre più feroce, ovviamente non dichiarata e anzi sistematicamente negata, che rischia di minacciare la nostra stessa società digitale».
A preoccupare è soprattutto la diffusione sempre più accentuata del rischio informatico nelle vite private delle persone a causa del numero via via più elevato di dispositivi intelligenti interconnessi nelle nostre case: nel 40,3% delle case ci sono più di cinque device connessi, e nel 40,8% dei casi si riscontra la presenza di almeno un apparecchio vulnerabile. Questo deficit di sicurezza, in un caso su tre è causato dalla mancata installazione degli aggiornamenti di sicurezza e in due casi su tre dalla mancata protezione tramite password: un pericolo, questo, che non va assolutamente sottovalutato. Tra i dispositivi più vulnerabili ci sono senza dubbio le stampanti, quasi mai adeguatamente protette, subito seguite da videocamere di sicurezza e dispositivi vari che consentono di guardare la tv in streaming: l’ ultimissima frontiera dell’hackeraggio domestico riguarda però gli smart speaker, o altoparlanti intelligenti, che integrano un microfono e un assistente vocale. L’utente finale, purtroppo, è completamente ignaro che il suo smart speaker potrebbe esser stato violato da un hacker, in quanto le modifiche fraudolente possono rimanere in funzione a lungo, senza la minima avvisaglia.
Un altro trend di minacce è dato dal cosiddetto cryptojacking, ovvero l’utilizzo illegale della capacità elaborativa del computer, di un individuo o di un’organizzazione per estrarre criptovalute attraverso opportuni algoritmi di cryptomining.
Se solo si pensa che il valore unitario di una criptovaluta, nel 2018, ha toccato quota 20.000 dollari, si comprende che siamo di fronte ad una pratica estremamente redditizia, al punto che gli hacker la stanno di gran lunga preferendo ai “ransomware” ed agli altri malware in generale.
Così può accadere che il nostro PC rallenti sempre di più, sotto il peso dei software di “cryptojacking” che funzionano in background all’insaputa dell’utente, finché il computer non è praticamente più utilizzabile.
Se i danni possono essere ingenti per un utente privato, diventano davvero incalcolabili per un libero professionista che fa spesso della sua casa anche il suo ufficio. Come fare, allora, a garantirsi la massima protezione anche quando si è sempre connessi? Oltre a migliorare la “sicurezza attiva” adottando adeguati accorgimenti tecnici per la propria rete, PC e altri device, la risposta per evitare di soccombere a questa fitta rete di rischi la si trova nella Polizza Cyber Risk, la soluzione che ti garantisce l’indennizzo e risarcimento in caso di danni informatici patiti da te stesso o da terzi. Un buon prodotto assicurativo Cyber Risk fornisce, infatti, un’adeguata protezione da eventuali sinistri relativi ai rischi informatici grazie a specifici livelli di protezione. A partire dalla sempre più richiesta responsabilità civile, che garantisce copertura in caso di accesso non autorizzato al proprio sistema informatico, così come in caso di violazione della privacy (in linea con la normativa europea GDPR) e di lesione ai diritti di proprietà intellettuale, diffamazione, calunnia e danni alla reputazione. Non solo. La Polizza Cyber Risk tutela anche dagli eventuali danni diretti all’assicurato, tra cui l’incombenza di spese da sostenere per il recupero dei dati o relativi ad estorsioni online, e prevede la copertura per eventuali spese di “incident response”, considerando anche i costi provenienti da danni indiretti e relativi all’interruzione dell’attività. Tutte garanzie, queste, a cui si affianca l’efficientissimo servizio di assistenza per una immediata e specializzata gestione dell’emergenza. Per maggiori informazioni rivolgiti al tuo Consulente Sabìagroup.